Chiang Mai, una nuova avventura Jolanda style

Dal 2000 non ho mai smesso di venire in Thailandia e spesso ci torno anche due volte all’anno. Ho visitato il nord, il centro e le isole tranne l’estremo sud al confine con la Malaysia per motivi di sicurezza.

Questa volta la mia non vuole essere solo una vacanza, ma anche un’avventura e una crescita mia personale. Ho scelto di venire a Chiang Mai e migliorare il mio inglese presso International House per ben sette settimane! Ho preso contatti e ho risolto tutto tramite internet ed è stato un po’ come acquistare qualcosa a scatola chiusa, ma il mio istinto mi ha guidato e consigliata e io ho dato ascolto.

Sono passati due giorni ed è veramente stimolante e rigenerante stare qui. Alloggio nel campus della scuola, è tutto in stile puramente Thai, tetti a punta e strutture in legno, molto verde, un piccolo altare per pregare Buddha e un ristorante. L’edificio principale posto all’ingresso è la scuola con diverse aule tutte nuovissime e intonse.

E’ situata fuori dalla città e dal caos e questo è sia un bene che un male, perchè si deve camminare parecchio per trovare il primo “Seven Eleven” (la catena americana di negozietti aperti h24 dove trovi di tutto). Però la quiete che regna intorno è impagabile e la sera posso sentire solo i suoni della natura!

Le persone sono molto gentili e premurose, la vera indole Thai sorriso e affabilità sono le doti che contraddistinguono questo splendido paese dagli altri. Il paese del sorriso come spesso viene definita la Thailandia è una realtà. Io trovo che oggi i thailandesi che vivono in posti poco turistici sono molto più genuini, mentre in quelli presi d’assalto da orde di turisti affamati di sole e spiagge sono diventati più aridi e diffidenti. Purtroppo il turismo di massa è molto favorevole per alcuni aspetti, mentre per molti altri non lo è.

La prima volta che sono venuta in Thailandia nell’agosto 2000 ricordo di aver provato la sensazione di aver già vissuto in certi posti, è come se le mie vite passate avessero risvegliato in me dei ricordi. Da quel momento è diventata la mia meta fissa anno dopo anno.

Certo questa è un’esperienza nuova e stare da sola per sette settimane potrebbe spaventare, ma non me. Trovo che stare per un po’ di tempo con sè stessi lontani da tutto e da tutti possa fortificare e far crescere anche culturalmente.

Proprio ieri ho fatto una lunga camminata nel paesaggio rurale vicino alla scuola a San Phak Wan, è incredibile vedere come si possa vivere felici con veramente poco, le case fatte di legno un pò decadenti, le galline e i galli che scorrazzano insieme ai cani e i bambini che escono da scuola con la loro divisa pulita in bicicletta. I contadini che preparano il terreno per la semina… non posso non sentirmi viva in questo posto ma soprattutto, non può mancarmi Milano!

Le mie giornate terminano con dei sani esercizi di danza all’aria aperta circondata dalla natura, è meraviglioso vedere il tramonto e danzare. Anche se non sono su una spiaggia tropicale, l’effetto non cambia e la magia è la stessa.

Certamente ho in programma di visitare Chiang Mai e dintorni quindi scriverò presto dei magnifici posti che mi circondano!

Florianopolis,una piacevole sorpresa!

Florianopolis, detta Floripa dai suoi abitanti, è un’isola ed è la capitale dello stato di Santa Caterina nel Brasile del sud a un’ora e un quarto di volo da San Paolo.

Sono partita a inizio dicembre 2015 quando a Florianopolis iniziava l’estate e io scappavo dal falso inverno italiano. E’ stato il mio primo viaggio in Brasile e avevo in mente un’immagine ben diversa, ho pensato spesso ai pericoli delle Favelas, agli scippi e avevo quasi paura. Anche se alcuni amici mi hanno detto di avere torto e di stare tranquilla, io comunque non sono partita convinta!

Atterrata all’aeroporto di Hercilio Luz di Florianopolis un simpaticissimo poliziotto al controllo passaporti mi ha fatto cambiare idea e mi sono sentita più serena visto che le persone si sono dimostrate simpatiche e disponibili. Ho iniziato allora a ricordare che il Brasile è anche il paese della musica, dei colori, della danza e come per magia sono finita ad ammirare quest’isola fatta di spiagge, mare e cielo.

Ovviamente non c’è solo questo a Floripa, è un’isola moderna e cosmopolita, nei periodi di alta stagione la vita balneare è a dir poco agitata e divertente. Devo dire che il traffico è notevole, ci sono troppe auto molte più che abitanti e una sola strada principale. Si rischia davvero di fare molta coda se non si conoscono le scorciatoie per raggiungere una delle tantissime spiagge!

La prima spiaggia che ho visitato è stata Baia Do Pantanal Du Sul, immensa e bianca con alcune barche di pescatori adagiate sulla riva. Mi sono fermata a mangiare in un ristorante fantastico e particolare il Bar do Arante, proprio in riva al mare. Alle pareti ci sono appesi migliaia di foglietti di carta con le dediche di tutti i clienti che hanno visitato il locale, mi ha colpito molto e poi il mangiare è stato squisito! Ovviamente non potevo non lasciare anch’io il mio contributo su un pezzo di carta e la prossima volta che ci ritornerò sarà lì a darmi il bentornata!

A Floripa la vita è molto sana e i suoi abitanti tengono in modo particolare alla linea e all’alimentazione. Non è affatto strano vedere lungo mare delle passeggiate lunghissime con  attrezzi  fitness da utilizzare gratuitamente, persone che corrono o vanno sui rollerblade, una Los Angeles brasiliana!

Ho soggiornato alla Pousada dos Chàs a Jurerè International, gestita da persone molto gentili e disponibili, alle cinque veniva offerto tè (il nome significa proprio Locanda del Tè) e torte davvero una bellissima idea e poi tutto buonissimo! Non vedevo l’ora di tornare per poter assaggiare tutto e non perché era gratis, anche se quello era un buon motivo, ma perché ho bevuto e mangiato tè e torte particolari, mai provate prima. Una cosa che mi ha stupito è l’immensa collezione di servizi da tè raffinatissimi stipata nelle vetrinette  della sala e ogni sera potevi gustare le bevande in tazze di design diversi. La proprietaria, un’elegante signora di nome Maria Helena ha progettato la locanda in stile Feng-Shui e ogni camera porta il nome di un tè, le aree comuni sono arricchite da quadri di artisti di Santa Caterina e del Brasile e da oggetti antichi.  Una grande sorpresa anche questa perché non avrei mai immaginato di trovare in Brasile una locanda tanto bella e particolare e devo dire che il rapporto qualità prezzo ne vale la pena!

In quei giorni poi in città c’era l’Elephant Parade, le strade e gli hotel erano invase da  simpatiche statue di Elefanti fatte da artisti locali che potevi anche decorare a tuo piacimento!

Ho trovato anche l’amore, sì per un magnifico albero secolare a Barra Da Lagoa, le radici contengono al loro interno una grossa pietra e quando mi sono seduta sono stata catapultata in un’altra dimensione. Io sono una sognatrice e mi riesce molto facile trovare vie d’uscita dalla realtà. Seduta in quell’albero l’ho trovata, un po’ come in “Alice nel Paese delle Meraviglie” quando entra nello specchio e trova un nuovo mondo. Questa è la magia della natura e se noi stessimo ad ascoltare ci stupiremmo per quante cose belle possano  accadere. Un semplice albero che con le sue forti radici mi ha abbracciato e insieme abbiamo anche danzato, un incontro che ricorderò per sempre!

Le bellezze naturali di quest’isola non finiscono, un altro amore l’ho trovato a Matadeiro, una spiaggia quasi segreta mi ha fatto perdere definitivamente la testa, ci si arriva dopo una relativamente breve camminata e quello che si trova alla fine del sentiero è da mozzare il fiato, bianchissima con delle rocce tonde che la prevaricano e poi tra il mare e la spiaggia una piccola Scozia, un isolotto verdissimo dove mancano solo le pecorelle a pascolare. Ovviamente è il paradiso dei surfisti le onde devono essere generose, ma posso garantire che lo spettacolo che offre questa spiaggia è pura magia!

Nel periodo Natalizio Babbo Natale si spoglia e diventa surfista all’esterno dei negozi sulle spiagge, mentre all’interno dei centri commerciali l’atmosfera si fa molto più invernale, tutto si tinge di bianco neve e gli abeti vengono decorati ad arte.

Come in tutti i paesi del Sud America i colori si accendono e le stampe diventano grandi su costumi, abiti, leggings, tutto diventa esagerato ma nel contesto bello. Non è lo stile italiano, ma come in ogni paese del mondo anche Floripa ha il suo fascino nella moda, è bello vedere come le idee degli stilisti si evolvono a seconda degli usi e costumi! Io amo follemente osservare stili diversi e lo street style a Floripa è variopinto proprio come i quadri degli artisti locali che si vedono appesi un po’ ovunque!

La mia breve vacanza a Floripa è finita e sono tornata a casa molto più consapevole del fatto di non avere pregiudizi se non si conosce bene qualcosa, ma di aspettare a giudicare solo dopo aver vissuto di persona la propria esperienza. Se consiglio Florianopolis come meta di viaggio? Assolutamente sì, ne rimarrete piacevolmente sorpresi e vi innamorerete della natura che vi offre questa splendida isola!