Arrivederci Chiang Mai…

L’ultimo giorno a Chiang Mai è arrivato e anche se mi dispiace è giunta l’ora di cambiare. Ormai è diventata la mia “comfort zone” e si sa, la felicità si trova sempre al di fuori! Ho vissuto un’esperienza bellissima e ho imparato tantissime cose, una fra tutte… Vivere ogni momento nel migliore dei modi. Ho conosciuto persone fantastiche da tutto il mondo, con le quali mi terrò in contatto; ho imparato a convivere con la gente e a condividere, cose che pensavo di saper già fare, ma evidentemente mi sbagliavo!

L’emozione è salita nel salutare coloro che avrei lasciato, con la speranza di poterli ritrovare in un futuro. Anche il lasciare la mia stanza che è stata la mia casa per quasi due mesi è stato difficile, ma alla fine tutto finisce e tutto inizia!

Accantonata per un istante la nostalgia per ciò che stavo lasciando, sono andata in città con Abby, la mia compagna di classe. Viene dalla Cina, da una città vicino Hong Kong di nome Shenzhen. E’ una ragazza dolcissima e dimostra di avere diciott’anni, anche se ne ha bensì trentuno! Ho passato le prime cinque settimane di corso da sola, ma le ultime due le ho trascorse con lei, ed è stato divertente. Io ho un livello più alto di lei ed è stato bello poterla aiutare a migliorare, mi sono sentita davvero utile e poi le lezioni sono diventate ancora più interessanti e divertenti.

Il dodici agosto in thailandia è festa nazionale, perchè è il compleanno della regina meglio conosciuta come festa della mamma. Così entrambe siamo state libere di andare dove volevamo. Ci siamo incontrate alle 12.30 e con il suo motorino a noleggio siamo partite per la “old city” di Chiang Mai. Lei non è molto pratica a guidare lo scooter e soprattutto non lo è delle strade thailandesi; anche se devo dire che i cinesi non scherzano come guida pericolosa! Io non ho indossato il casco e credo di aver rischiato la vita, ma non importa sono ancora quì a raccontarlo… credo che a volte sia bello lasciarsi andare a commettere delle pazzie ti fa sentire giovane e senza pensieri. So che non è una cosa saggia, e che è molto pericoloso onestamente non credo lo rifarei, ma ci sono momenti che non ti lasciano il tempo di decidere!

Così siamo partite, traballanti per la sua insicurezza sulla strada, ma arrivate sane e salve al ristorante dove Abby voleva assolutamente mangiare il pollo. E’ un ristorante relativamente grande e molto chiassoso perchè i camerieri non scrivono gli ordini ma, bensì, li gridano ai cuochi che stanno nella piccola cucina sul marciapiede. Abbiamo ordinato pollo bollito e riso bianco, accompagnati da una ciotola di brodo di pollo con verdure. A quanto pare è il più rinomato ristorante di pollo di Chiang Mai e, non so se perchè era festa quel giorno, ma era davvero pieno di gente. Finito di mangiare ci siamo rimesse in sella al  motorino e siamo partite per andare a visitare uno dei templi più antichi di Chiang Mai, forse il primo costruito in città, il Wat Phra Singh. Arrivate a destinazione mi sono stupita per il tantissimo oro scintillante che si stagliava contro un cielo a dir poco nuvoloso. L’edificio centrale era davvero pieno di persone che pregavano all’interno, così abbiamo deciso di incamminarci all’esterno per vedere e ammirare le varie statue. Solitamente bisogna entrare nei templi con spalle e ginocchia coperte, ma me ne ero dimenticata e indossavo gli shorts, così il mio essere designer mi ha fatto creare in pochi istanti una fantastica gonna con il mio parca impermeabile! La creatività viene sempre fuori all’occorrenza… quando si dice aguzza l’ingegno!

Il tempio in sostanza è davvero bello, in uno degli edifici più piccoli ci sono le statue di cera dei maggiori monaci venerati. All’esterno le campane da suonare e un grande gong, dal quale ricevere vibrazioni di benessere. Oltre ad un grande chedi tutto dorato stagliato contro il cielo. E’ certo uno dei tanti templi, ma alla fine la Thailandia è fatta di templi e ognuno è differente, anche se potrebbero sembrare tutti uguali.

Finita la gita al tempio ci siamo rimesse in moto per andare a cercare una borsa da aggiungere al mio bagaglio, perchè come previsto la mia valigia non si riusciva a chiudere… Così ho pensato di comprare una borsa a pochi soldi per svuotare un pò la mia valigia, già grande! Ci siamo fermate in un mercatino e quando pensavo di non poter trovare niente, ecco per magia una bancarella di valige e borse! Wow, ho trattato il prezzo per un borsone da 850 bath (circa 22 €) a 550 (circa 14  €) e un lucchetto per 60 bath (1,60€) in un negozietto di cianfrusaglie. Ero così contenta potevo tornare e ultimare la valigia, ma la giornata con Abby stava giungendo al termine. Ci siamo fermate al Thapae Gate, l’ingresso della “old city” e abbiamo comprato una noce di cocco da bere e mangiare. Ci siamo dirette poi in un negozio di libri usati, dove ho comprato un altro libro di Haruki Murakami in inglese. Poi il momento triste dei saluti, perchè lei tornava a scuola, mentre io dovevo incontrare Hailey per passare con lei la mia ultima sera!

Io e Hailey abbiamo comprato da mangiare in uno dei tanti baracchini di street food, una deliziosa zuppa di pollo piccante, della frutta e un sacchetto di banane fritte salate… Una vera delizia. Abbiamo mangiato nell’ostello dei suoi amici perchè fuori pioveva e chiacchierato tanto, d’altronde era la mia ultima sera! Mi ha poi riaccompagnata alla scuola e tra le lacrime ci siamo salutate! Mi mancherà molto, alla fine siamo diventate amiche, ma continueremo a tenerci in contatto.

Quella sera ero triste perchè stavo davvero lasciando un luogo che era diventato la mia casa e la mattina è stato ancora più difficile. Bisogna, però, saper dire addio alle cose e alle persone perchè è il ciclo della vita e onestamente, forse, è così che dev’essere!

 

 

 

Wat Sri Suphan e il Saturday Night Market

Ieri finalmente sono riuscita ad andare in città nel centro di Chiang Mai per una piacevolissima serata al “Saturday Night Market”.

Grazie alla mia nuova amica thailandese Pem che mi è venuta a prendere in motorino, ho potuto visitare il mercato ed il bellissimo Wat Sri Suphan, conosciuto anche come il Silver Temple. Certo è davvero diverso essere accompagnati da una “guida” locale, perchè puoi scoprire nuove cose e ovviamente puoi capire molto meglio la cultura del paese!

Abbiamo fatto la strada per il centro con la pioggia e per fortuna il monsone ci ha risparmiate, ci ha fatto parcheggiare e poi ha potuto sfogarsi. Grazie davvero! Ci siamo fermate al ‘Food Market’ e abbiamo ordinato buonissimi piatti dal menu di uno dei tanti carrettini parcheggiati all’interno di un mercato coperto. La mattina al suo interno vendono prodotti freschi come frutta e verdura, mentre la sera si trasforma in un ristorante con tavolini piccoli e sgabelli di plastica. Adoro davvero tanto il loro modo di vivere, Pem mi ha spiegato che hanno quattro pasti fondamentali la colazione, il pranzo la cena alle cinque e lo spuntino di mezzanotte! Ma anche fuori dai loro pasti mangiano perchè in effetti tutti questi baracchini ti fanno venire l’acquolina in bocca!

Ho mangiato il ‘Khoa soi’ un delizioso piatto a base di curry, pollo e noodles fritti una vera prelibatezza, poi una frittata di mitili e uno squisita ‘Banana Pancake’. Soddisfatta e felice di aver provato nuovi piatti come il Khoa soi che non avevo mai assaggiato.

Terminata la cena è anche terminato l’acquazzone per fortuna e abbiamo potuto iniziare a fare un giro tra le bancarelle di articoli di artigianato che viene dalle montagne. Io sono molto affascinata da tutto ciò che è artigianale visto che anche io produco abiti fatti a mano. Apprezzo davvero molto gli artigiani, so benissimo l’impegno e la costanza che ci vogliono per poter realizzare le proprie creazioni. Purtroppo non tutti capiscono il valore di un oggetto creato a mano da un artista e spesso l’importanza del prezzo prevale su ogni cosa. Soprattutto in paesi dove la moneta è molto più debole si cerca di specularci sopra chiedendo a volte sconti esagerati senza pensare cosa ci sia davvero dietro ad un prodotto. E’ vero che non bisogna generalizzare mai e che a volte non tutti sono così onesti da vendere la merce realmente prodotta pezzo per pezzo, spesso ci si imbatte in  venditori che rifilano articoli di serie spesso made in China. In Chiang Mai la maggior parte degli articoli posso confermare che sono artigianali e quindi vale la pena spendere un po’ di più e premiare la creatività e il lavoro. I fagottini verdi della foto sono degli squisiti dolci a base di erbe, cocco e noccioline è dolce e fresco da provare davvero!

Non potevo non incontrare un nuovo amore… questa volta per un dolcissimo e piccolo scoiattolo volante. Un amore di esserino con i suoi occhioni grandi e dolci, non poteva non farmi innamorare.

Uscendo dalla strada delle bancarelle ci si imbatte nel Wat Sri Suphan, Silver Temple. Oltre a una parte del tempio dorata come si vede usualmente, questo tempio ha anche una grande ala di colore argento, ogni dettaglio è stato lavorato a mano dagli artigiani del quartiere. La parte argentata non è visitabile dalle donne ma dall’esterno è comunque molto bello e particolare.I pannelli decorati in argento sono numerosi e raccontano scene bucoliche di elefanti e momenti della vita di Buddha. C’è anche la statua di Ganesha che è argentata anch’essa.

Fuori dal tempio per tornare nel mercato ci siamo imbattutti in una tipica rappresentazione del teatro di strada che racconta la storia di due combattenti per una ragazza e un cane bianco che fa pensare ad un drago. In Asia sono molto usuali questi racconti e spesso si possono vedere per strada o in qualche teatrino.

La mia prima gita a Chiang Mai centro è terminata e Pem mi ha riportata all’alloggio, davvero ogni giorno mi sveglio con la curiosità di vedere cose nuove e con la gioia di imparare ogni volta qualcosa in più.